La ricordate? Dopo anni di lama doppia, tripla, quadrupla innestata su testina rotante, ritorna il vecchio arnese di cui si servivano anche gli architetti per tagliare i fogli da disegno. Come mai? Perché a furia di raffinatezze plastico-tecnologiche, farsi la barba è diventato un investimento a fondo perduto: un set di cinque griglie di plastica (qualcuno le chiama ancora 'lamette', ma ogni griglia ha almeno tre lame d'acciaio) non si trova a meno di diciotto dollari (e il manico del rasoio ne costa sei).
Vero: nel bagno di un uomo si trovano un pezzo di sapone e una bottiglia di shampoo, mentre in quello di una donna ci sono almeno cinque bottiglie di condizionatore, una di ammorbidente, due di rinforzante e una legione di flaconi di creme per ogni occasione ed evenienza. Ma le finanze sono quelle che sono; e per radersi non vale la pena impegnare la casa e l'automobile quando basterebbe impegnarsi un po' di più (mano ferma, gesto armonico...). Le vecchie lamette costano meno: con sette dollari una scatola di sei si porta a casa. E poi: una lametta di metallo arrugginisce in fretta e viene riassorbita presto dall'ambiente, quando invece le griglie di plastica dei rasoi di ultima generazione magari finiscono, come spesso accade, a deturpare gli oceani. Quindi ho comprato volentieri il vecchio rasoio di sicurezza, tutto in ottone cromato: faccio volentieri un passo indietro nel tempo che potrebbe consentire al mondo di fare un bel passo avanti.
Ma guarda questi americani che rischiano addirittura di avere un presidente socialdemocratico...