18 aprile 2020

La vergogna di Trump e le nazioni sessuate: risposte a Giulia Radi e Marco Casanova

Oggi rispondo alle ultime lettere degli studenti dell'Università degli Studi di Urbino. Giulia Radi scrive che, secondo lei, è una vergogna che il Presidente Trump non si adoperi sino in fondo per la salvezza dei suoi cittadini. Rispondo, in sintesi, che, nonostante le sue tante vergogne, Trump incarna comunque lo spirito del capitalismo di frontiera, per cui ogni cosa va trasformata in denaro: "Fiat munus, pereat mundus". È il crimine che la storia americana perpetra da secoli: sfruttare il mondo per trarne un guadagno. Anche oggi, chi ha fatto incetta di mascherine e salviette disinfettanti e le vende in internet a dieci volte il prezzo non viene punito a norma di legge, ma trattato da libero imprenditore. 

Chi ha eletto Trump, nel 2016, s'era sentito abbandonato e tradito da un establishment sempre più lontano dal proletariato e sempre più borghese, in totale sintonia con l'idea dell'accumulo di capitale come segno di merito individuale e quindi predestinazione alla salvezza eterna, nell'incrocio di calvinismo e capitalismo che Max Weber spiega meglio di me. Chi lo vuole eleggere ora pensa che il Covid-19 sia una gran balla fatta apposta per controllare la gente e togliere le libertà costituzionali, come molti credono anche in Italia (vecchi giornalisti, giovani filosofi) che ritengono Trump il grande eroe che combatte la cospirazione mondiale guidata da Bill Gates, grande arci-architetto della pandemia attuale. Ci vorrebbe un po' di igiene mentale, ma non c'è. 


Marco Casanova mi scrive una lettera molto complessa in cui esprime il suo punto di vista sugli attuali stili di governo delle nazioni affette dalla pandemia applicando le teorie di Geert Hofstede e incrociando le identità maschili / femminili dei vari paesi del mondo secondo le sei dimensioni della cultura nazionale e l'identità di genere psicofisiologica (cis-gender) dei capi di governo. Non so che rispondere, se non che apprezzo l'ipotesi e invito Marco Casanova a sviluppare il suo assunto in un articolo di buona letteratura scientifica, di cui è di certo capace. 


Ecco, però: io forse sono interessato ad altro e l'ho scoperto in questi giorni nella pagina Facebook della mia collega Nadia Urbinati di scienze e filosofie politiche della Columbia University. In un suo post, Nadia commentava che sicuramente i vari governanti, scienziati e quant'altro faranno a gara su chi aprirà prima le strutture produttive e amministrative o su chi inventerà il vaccino per primo, cioè chi si mostrerà più efficiente. Nelle tante repliche, io osai contraddire addirittura Adriana Cavarero, una delle filosofe fondanti del pensiero della differenza sessuale in Italia. Riporto botta e risposta:


Adriana Cavarero E’ un atteggiamento tipico dei maschi: può sembrare una banalità ma c’è un’ampia letteratura scientifica su questa fenomenologia.


Andrea Malaguti È un atteggiamento tipico dei maschi coglioni. Può sembrare una banalità, ma ci sono secoli di saggezza sommersa in merito.


Sono sicurissimo che Adriana Cavarero ha ragione, ma alla letteratura scientifica preferisco la saggezza sommersa. Dev'essere l'età...

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