Rispondo pubblicamente alle osservazioni di Sara Quaranta, studentessa di letteratura e cultura angloamericana dell'Università di Urbino, pervenutemi a mezzo della Professoressa Alessandra Calanchi:
Today, on reading some newspapers online, I was very impressed by the news coming from the USA: in Hart Island, near the Bronx, there are mass graves that are used to bury the bodies of those who can't afford a place at the cemetery. We are living in an unreal time but unfortunately it's all true, many people are losing their lives, including those who save human lives, the doctors; it is the proof that no one escapes from this virus. The United States is the most affected country and sadly the economic factor is making the situation worse; in fact, not everyone has health insurance and for this reason many people will not be able to face the necessary treatment to recover from Covid-19. A 17-year-old boy in California died because he did not have health cover and doctors refused to treat him. These events made me understand two things: the first one is that we Italians should all be less angry with our country, because despite the political-economic problems, we have one important thing: the possibility of receiving treatments thanks to Public Health. It seems a small thing, but it is not! The second thing is that the Americans in the next presidential elections should elect a President who can guarantee them this right, which in my opinion is a human right that ensures human dignity. In the Declaration of Independence there was written: "We hold these truths to be self-evident, that all men are created equal, that they are endowed by the Creator with certain unalienable Rights, that among these are LIFE, LIBERTY and the pursuit of HAPPINESS. This means that the Founding Fathers had a very different image of America than the one it is today; more inclusive, more egalitarian and above all more RIGHT. Life, Liberty and HAPPINESS is everything that every human being hopes to have; they are fundamental rights.
Riassumo per i pochi che non leggono l'inglese (buono, peraltro) della nostra Sara: di fronte alle fosse comuni di Hart Island, l'isola a est del Bronx dove trovano sepoltura gli indigenti senza famiglia né sostentamento, e al rifiuto delle cliniche private di curare il diciassettenne californiano, dirottato verso i rari ospedali pubblici e quindi morto nel tragitto in ambulanza, gli italiani dovrebbero apprezzare l'accesso alla loro sanità pubblica e incondizionata e dall'altro gli americani dovrebbero votare per un presidente che gli garantisse un pari diritto. Perché, aggiunge, l'America ha tradito lo spirito della sua costituzione, che dovrebbe garantire il diritto alla vita, alla libertà e alla ricerca della felicità.
Cara Sara, su tutto quello che dici trovi tanti, tanti americani d'accordo con te; lo sono anch'io sulla sanità pubblica italiana (ho avuto un padre medico ospedaliero a tempo pieno) e sulla necessità di qualcuno di diverso alla Casa Bianca. Però, se ogni tentativo di rendere pubblico il sistema sanitario americano è fallito, forse la ragione si trova proprio nelle parole della costituzione. Ogni tanto bisogna leggere tenendo il foglio di sbieco, come nel quadro di Hans Holbein
"Gli ambasciatori" (1533), in cui la massa informe e sospesa in basso sfugge alla nostra comprensione; ma, se guardiamo la massa di sbieco, appunto, ci accorgiamo che è un teschio. Se poi guardiamo gli altri elementi del quadro, ci accorgiamo che al liuto mancano le corde e che tanti degli strumenti sullo scaffale più alto sono rovesciati. Insomma, la missione degli ambasciatori è fallita.
Leggendo di sbieco proprio le frasi della costituzione americana, bisogna tenere conto di una premessa sottintesa: "Per noi, non per gli altri". La vita, certo, perché in Inghilterra c'era ancora la pena di morte e si finiva impiccati; ma a passare per le armi gli indigeni del continente americano, i padri pellegrini non ci hanno pensato un attimo. La libertà, ma gli schiavi africani erano rapiti, comprati e venduti. E la ricerca della felicità, che poi si riduce al benessere materiale, anche a costo di sottrarre risorse agli altri o alla natura; tanto, la frontiera è ampia e di spazio ce n'è. L'America ha una missione nel mondo e un
destino manifesto: il west va conquistato e coltivato, dando a ogni contadino dell'est il suo pezzetto di terra e decimando le nazioni indiane e riducendo i superstiti alle poche miglia quadrate delle riserve.
"Per noi, non per gli altri" è il ritorno del represso che oggi si trova in forma di reale nella politica americana attuale, divisa tra chi chiede di essere riconosciuto come partecipante al dibattito democratico e chi invece difende i privilegi ereditati come diritti acquisiti per merito. È impensabile pensare che le due parti non siano in conflitto, oggi, visto che lo erano anche ai tempi dei
Founding Fathers.